MAMMA, VOGLIO UN CANE!

Confesso di non aver mai posseduto un cane in vita mia e in famiglia per ora non pensiamo di adottarne uno, ma la nostra esuberante Emma non perde mai occasione per lanciarsi a conoscere i cani che incontriamo per strada.

Sto cercando di insegnarle una regola importante, che anche l’autrice del libro tiene a sottolineare: chiedere sempre il permesso prima di toccare un animale sconosciuto. Ma altrettanto importante è insegnarle come interagire nel modo giusto con loro.
E così, devo dire che l’albo illustrato di cui vi parlerò oggi è giunto in casa al momento giusto.

“A OLIVER PIACE”, Sara Francesca Peila, edito nel 2016 da Haqihana.


Prima di tutto un grazie agli editori, Francesca e Gabriele, una mamma e un papà di un piccolo tesoro e anche di un amico a quattro zampe.
Grazie per avermi spedito il libro, e grazie per averlo così fortemente voluto pubblicare!
L’ impresssione che ne ho avuto appena ho aperto il pacco è stata subito di un albo illustrato ben fatto: il formato quadrato, la copertina robusta, la bella carta e le illustrazioni vivaci mi hanno immediatamente colpita!

A Oliver piace grattarsi la schiena e lasciare il suo odore sul tappeto della nonna.

Oliver è un simpatico cagnolone, ed è il protagonista di questo piccolo manuale nel quale con accortezza, direi, pedagogica, vengono descritte ed illustrate diverse situazioni, emozioni o episodi che potremmo vivere in presenza di un cane.

Quello che sto per descrivere è un libro pensato per i bambini, ma molto utile anche agli adulti, per comprendere al meglio i comportamenti corretti da adottare con i cani, i quali hanno un loro linguaggio e una loro “etichetta” che bisogna conoscere e rispettare se vogliamo che la convivenza sia piacevole per entrambi!

A Oliver piace quando le persone si avvicinano con calma e si lasciano annusare prima di accarezzarlo.

Sfogliando le spesse pagine ci troveremo sempre di fronte ad una vivace illustrazione su sfondo bianco e alla sua descrizione introdotta ogni volta dalla formula “A Oliver piace … ”

Questa scelta, per nulla casuale o stilistica, rende il racconto fruibile anche da bambini molto piccoli. La ripetizione di una formula narrativa permette ai bambini, non solo di ricordare con più semplicità il susseguirsi degli eventi, ma li rassicura e permette loro di sentirsi a loro agio e in relazione con il libro. Questo accade per i più piccoli, ma diviene importante in un libro con finalità educative come questo, anche per i più grandicelli.

A Oliver piace andare in vacanza con la sua famiglia e conoscere persone e posti nuovi.

Giunti alla metà dell’albo troviamo poche pagine in cui l’autrice illustra gli intenti e le modalità di lettura del libro.
Tra i vari consigli, viene suggerito di soffermarsi sulle immagini, grazie alle quali i bambini potranno imparare a capire il linguaggio del corpo degli animali per poi riconoscerlo nella realtà a loro vicina.

Come suggerito dall’autrice, il bambino potrà essere in grado di osservare i cani che incontra e giocare ad “indovinare le loro emozioni” osservando e riconoscendo ciò che ha imparato: “Come sono le sue orecchie? E il pelo sulle spalle e in prossimità della cosa? Cosa sta facendo? Secondo te come si sente?” 

Quando è a disagio Oliver manda alcuni segnali.


Ma la storia del nostro amico Oliver non è finita qui.
Oltrepassata la metà e lette le riflessioni dell’autrice, si riparte con un’altra storia!
Capovolto il libro, quasi a sottolineare il cambio di prospettiva in atto, ecco che possiamo riprendere la lettura.
Ma per farlo bisogna chiudere il libro e ripartire.

“A OLIVER NON PIACE”.

Ecco che sulla copertina riappare Oliver, ma in bianco e nero, e con un espressione triste in volto.
Se vogliamo amare e rispettare i nostri amici a quattro zampe dobbiamo comprendere al meglio anche ciò che a loro non piace. E nello scorrere le pagine di questa seconda parte non ho potuto fare a meno di pensare come, molte delle cose che infastidiscono Oliver, sono le stesse che potrebbero infastidire o mettere a disagio un bimbo…

A Oliver non piace restare tanto tempo a casa da solo.

A Oliver non piace quando gli fanno i dispetti o gli rubano i giochi.

“… sono creature socievoli e curiose, con personalità e preferenze, capaci di provare emozioni e dotati di diversi tipi di intelligenza”
Con queste parole l’autrice del libro ci descrive alcune peculiarità dei cani, ma non pensate si possano riscontrare anche nei bambini?

Tutta la famiglia si assicura che Oliver venga trattato con rispetto e interviene subito in sua difesa.

Questo per dire come il rispetto e la conoscenza dell’altro, anche nel caso di un cane, debba partire prima di tutto dalla consapevolezza di sé.
Se siete intenzionati in famiglia ad adottare un cane o a comprendere perché, al contrario, ne avete paura, vi consiglio di leggere questo libro con i vostri bambini!

A Oliver piace vivere con una famiglia che gli vuole bene e lo tratta con rispetto.

Buone letture!

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